L’ambito dermatologico è da sempre il regno della medicina galenica. Unguenti, creme, pomate, linimenti, lozioni, polveri aspersorie vengono preparate in farmacia dalla notte dei tempi. Anzi, possiamo dire che rappresentano il primo esempio di medicinale della storia dell’uomo, laddove il primo australopiteco ha trovato giovamento nel curare una ferita applicandovi sopra foglie impastate con la saliva.
L’epidermide è lo strato più esterno della cute. La sua funzione è quella di protezione, poiché difende il corpo dagli agenti esterni, mantiene costante la temperatura corporea e gestisce il corretto bilanciamento tra acqua e sali minerali presenti all’interno dell’organismo.
I preparati allestiti presso la farmacia Saettone sono molteplici e si dividono principalmente nei seguenti tipi.
PREPARATI PER USO CUTANEO
Gli unguenti (come la vaselina) sono grassi e contengono niente o pochissima acqua, e quando la contengono cambiano il nome in “pomate”. Gli unguenti sono più adatti quando la pelle deve essere idratata o ammorbidita. Gli unguenti sono più efficaci nel rilasciare i principi attivi sulla cute, rispetto alle creme. Infatti la stessa concentrazione di farmaco applicata sotto forma di unguento ha un’efficacia maggiore rispetto ad una formulazione in crema e ciò permette di ottenere i medesimi risultati con concentrazioni minori di principi attivi, a tutto vantaggio della tollerabilità. Per ferite aperte, quali erosioni o ulcere, gli unguenti sono meno irritanti delle creme e molto meno irritanti dei gel, delle lozioni e delle soluzioni. Gli unguenti agiscono al meglio quando vengono applicati dopo il bagno o dopo aver inumidito la pelle con l’acqua.
Le creme sono i preparati più diffusi. Da un punto di vista tecnico sono emulsioni di olio in acqua, cioè, consistono essenzialmente di acqua con una componente oleosa. Le creme sono facilmente applicabili e quando vengono strofinate sulla pelle sembrano svanire. Per questa loro evanescenza sono ben accette dai pazienti che tendono a preferirle. Sono relativamente poco irritanti ed anzi, vengono spesso impiegate proprio per il trattamento delle irritazioni locali quali arrossamenti, punture di insetti, eczemi localizzati.
Le lozioni o emulsioni sono tecnicamente simili alle creme, ma contengono molta più acqua. Si tratta di sospensioni di materiale finemente polverizzato disperso in una base di acqua o olio e acqua. Sono meno efficaci degli unguenti, delle creme e dei gel nel rilasciare i principi attivi e per questo vengono considerate meno efficaci. Comunque, le lozioni hanno dei vantaggi: sono facili da applicare sulla pelle villosa e sono particolarmente utili per raffreddare o far asciugare le lesioni di tipo infiammatorio o essudativo, come quelle causate dalla dermatite da contatto, dal piede d’atleta (tinea pedis) o dal prurito dell’atleta (tinea cruris). Infine sono rinfrescanti e producono una gradevole sensazione di benessere e freschezza.
I bagni e gli impacchi vengono usati quando il trattamento deve essere applicato su grandi aree del corpo. Poiché è difficile controllare la quantità di farmaco erogato, i bagni vengono utilizzati per applicare basse concentrazioni di principi attivi.
Le schiume sono preparati aerosol costituiti da uno o più tensioattivi, acqua e principi attivi poste in un contenitore pressurizzato (spray-gas) o pressurizzabile(spray-no-gas) in modo che la miscela formi la schiuma che deve essere erogata. Vengono impiegate per applicare principi attivi che devono rimanere a contatto con la pelle per pochi minuti e quindi risciacquati. Sono particolarmente utili nelle zone del corpo ricoperte da peli.
Le soluzioni sono liquidi nei quali il farmaco è disciolto. I liquidi più comunemente usati sono alcol, glicole propilenico, polietilenglicole e acqua naturale. L’applicazione delle soluzioni è comoda, soprattutto per i disturbi che riguardano il cuoio capelluto, come la psoriasi o la dermatite seborroica. Le soluzioni tendono a disidratare la pelle piuttosto che idratarla, tuttavia questo effetto può rivelarsi utile per i disturbi associati a cute umida ed essudante. A seconda della miscela di solventi utilizzata le soluzioni possono incorporare una grande quantità di principi attivi e quindi risultano essere molto versatili in vari tipi di trattamento.
Le polveri sono sostanze in forma secca usate per proteggere le zone di sfregamento tra aree cutanee diverse, per esempio, tra le dita dei piedi o tra i glutei, nelle ascelle o nell’inguine o nel solco sottomammario. Le polveri vengono applicate sulla pelle danneggiata dall’umidità (macerata) sfruttando la loro capacità adsorbente. Possono essere miscelate con principi attivi come antimicotici e/o antibiotici. Le polveri da applicarsi su ferite aperte devono essere sterili.
I gel sono sostanze a base di acqua o alcol, addensate senza aggiungere oli o grassi grazie alla presenza di un gelificante. L’assorbimento cutaneo dei gel è ridotto rispetto a quello dei preparati contenenti oli o grassi, quindi questi prodotti sono maggiormente efficaci nelle patologie che richiedono un assorbimento lento del farmaco, come acne, rosacea e psoriasi del cuoio capelluto.
CLASSI DI FARMACI PER USO DERMATOLOGICO
Agenti detergenti. I principali agenti detergenti sono i saponi, i detergenti e i solventi (sostanze liquide capaci di sciogliere altre sostanze). Il sapone di Marsiglia è il detergente più diffuso. I saponi propriamente detti si ottengono per saponificazione di grassi vegetali o animali. Possono essere solidi o liquidi. I detergenti propriamente detti son invece sono soluzioni contenenti uno o più agenti emulsionanti ottenuti per lo più da derivati del petrolio. Alcuni saponi seccano la cute, mentre altri hanno una base cremosa meno disidratante. Sono ideali per la pulizia di ferite, tagli, abrasioni e delle aree intorno agli occhi. Inoltre, le persone affette da psoriasi o eczema o altre malattie desquamanti possono usare gli shampoo per bambini, al fine di rimuovere la pelle squamosa morta. Agli agenti detergenti vengono aggiunte molte sostanze chimiche. Per esempio, ad alcuni saponi vengono aggregate sostanze antibiotiche o antimicotiche. In generale, tuttavia, i saponi contenenti i cosiddetti “antibatterici” non migliorano l’igiene né prevengono le malattie e il loro uso quotidiano può compromettere il normale equilibrio lipidico e-batterico della pelle con conseguenti infezioni di tipo acneico. Gli shampoo e le lozioni antiforfora possono contenere altre sostanze antibatteriche, quali zinco piritione, solfuro di selenio o estratti di catrame, utili per il trattamento della desquamazione della pelle, dell’eczema e della psoriasi del cuoio capelluto.
Solventi. L’acqua è il solvente principale per la pulizia. Altri solventi contengono vaselina, che può rimuovere dalla cute sostanze impossibili da eliminare solo con acqua e sapone, come il catrame. Piccole quantità di alcol possono essere impiegate in tutta sicurezza per la pulizia cutanea, prima di effettuare iniezioni o prelievi di sangue. I gel a base di alcol sono utili come disinfettanti delle mani per l’igiene abituale delle mani quando non è possibile lavarle con l’acqua. In rari casi, per la pulizia della pelle vengono impiegati altri solventi, come l’acetone (utilizzato per rimuovere lo smalto per unghie), la benzina e il solvente per vernici. Questi solventi dissolvono gli oli naturali della pelle, causando una disidratazione e un’irritazione significative. Possono anche venire assorbiti dalla pelle, con conseguente avvelenamento.
Agenti protettivi. Molti preparati diversi aiutano a proteggere la pelle creando una barriera fisica e/o chimica. La barriera fornita da oli e unguenti può aiutare a proteggere la pelle abrasa o irritata mantenendola idratata. Le polveri possono proteggere in caso di sfregamento tra aree cutanee diverse o con gli indumenti. Le medicazioni idrocolloidali sintetiche proteggono le piaghe o ulcere da decubito e altre zone di pelle viva. I filtri solari chimici e fisici riflettono, assorbono o filtrano i raggi ultravioletti dannosi.
Agenti idratanti (emollienti). Gli agenti idratanti ristabiliscono i livelli di acqua della pelle e aiutano a conservarli. Il momento migliore per applicare un idratante è quando la cute è già umida, per esempio immediatamente dopo il bagno o la doccia. Gli idratanti contengono in genere glicerina, olio minerale o vaselina e sono disponibili sotto forma di lozioni, creme, unguenti e oli da bagno. Alcuni idratanti più potenti contengono sostanze quali urea, acido lattico e acido glicolico. Le creme emollienti sono emulsioni idratanti da banco a base di grassi (ad esempio, cera d’api) e acqua.
Agenti disidratanti. L’eccesso di umidità nelle aree di sfregamento tra aree cutanee diverse può causare irritazioni e degradazione della cute (macerazione), soprattutto nelle pliche corporee in cui l’ambiente tende a essere più caldo e umido. Le aree più frequentemente colpite sono tra le dita dei piedi o tra i glutei, le ascelle o l’inguine, il solco sottomammario e le pliche addominali. Tali aree calde e umide forniscono inoltre un terreno fertile per le infezioni, soprattutto da funghi e batteri. Gli agenti disidratanti più comunemente usati sono l’amido di mais e il talco in polvere. Queste polveri assorbono l’umidità dalla superficie cutanea. La maggior parte delle preparazioni con talco differiscono solo nei profumi e nelle confezioni. Il boro-talco (talco arricchito di acido borico) oggi è soltanto un marchio registrato, non contenendo più acido borico, ma non deve comunque essere usato nei bambini al di sotto dei 3 anni perché, se inalato, può causare patologie polmonari anche gravi. L’uso del talco in polvere nell’area genitale femminile non è raccomandato, a causa del timore del possibile rischio di cancro. L’amido di mais, viceversa, è un buon agente disidratante, ottimo sostitutivo del talco e sicuro rispetto all’inalazione, ma a volte può causare infezioni micotiche. Gli astringenti sono agenti disidratanti liquidi che restringono la pelle. I sali di alluminio sono ampiamente impiegati nell’iperidrosi e la soluzione astringente più comunemente usata è quella di acetato di alluminio spray. Se applicati con medicazioni o come impacchi, gli astringenti vengono usati per trattare l’eczema infettivo, le lesioni essudative della pelle e le piaghe da decubito. Anche l’amamelide è un ottimo astringente naturale.
Agenti antipruriginosi. Le malattie cutanee sono spesso associate a prurito. A volte, il prurito e il lieve dolore possono essere tenuti sotto controllo con agenti da banco come canfora, mentolo, ossido di zinco o una miscela di lidocaina e prilocaina. La calamina (carbonato basico di zinco colorato con ossido di ferro per conferirgli un colore rosa e per questo detta anche argilla rosa) è un comune agente lenitivo che in parte aiuta ad alleviare il prurito e può anche contribuire ad asciugare la pelle. Gli antistaminici, bloccano la cascata infiammatoria dovuta all’istamina e sono quindi utilissimi in certi tipi di reazioni allergiche. Per questo vengono spesso inclusi nei preparati topici per alleviare il prurito associato alle reazioni allergiche. Il più noto e diffuso è la prometazina, un antistaminico topico efficace in molte patologie. Anche la benzocaina, un anestetico utilizzato per alleviare il prurito, viene spesso impiegata, ma può scatenare reazioni allergiche e quindi è ritenuta di seconda scelta.
Agenti antinfiammatori. I corticosteroidi sono i principali farmaci per uso topico utilizzati per alleviare le infiammazioni (edema, prurito e arrossamento) cutanee. Poiché determinano una riduzione della resistenza alle infezioni batteriche e micotiche e inibiscono la guarigione delle ferite, i corticosteroidi generalmente non devono essere applicati su aree infette o su ferite. I corticosteroidi topici tendono a non essere molto efficaci per i disturbi simili all’acne; al contrario, talvolta inducono eruzioni simili all’acne. In alcuni casi i corticosteroidi vengono mescolati con farmaci antimicotici, per favorire la riduzione dell’arrossamento e del prurito ed eradicare contemporaneamente il fungo. I corticosteroidi topici sono disponibili in commercio sotto forma di lozioni, creme, unguenti, soluzioni, schiume, oli, gel e cerotti. Le creme sono più efficaci se massaggiate bene fino al completo assorbimento, ma l’effetto degli unguenti è il più potente. Il tipo di corticosteroide e la sua concentrazione nella preparazione ne determinano l’effetto complessivo. Generalmente i corticosteroidi topici vengono applicati 2-3 volte al giorno in uno strato sottile, ma le formulazioni ad alta potenza possono essere applicate solo una volta al giorno. I corticosteroidi devono essere usati con cautela sulle aree in cui la pelle è sottile, come il volto, le ascelle e i genitali, e sulle aree in cui è naturalmente presente un contatto tra pelle e pelle, quali le ascelle e l’inguine. Solitamente, in queste aree sensibili i medici utilizzano corticosteroidi a bassa potenza per pochi giorni o al massimo per una settimana. In qualsiasi area, l’utilizzo prolungato (più di 1 mese) può causare degradazione della pelle, smagliature, eruzioni simili all’acne e talvolta una dermatite da contatto dovuta a sviluppo di allergia al corticosteroide stesso. L’uso prolungato di corticosteroidi, specie nei bambini, può provocare dermatite periorale e/o periorbitale indipendentemente dalla zona di applicazione. L’impiego di corticosteroidi potenti su vaste aree del corpo tramite medicazione occlusiva è altamente sconsigliato perché può determinare gravi reazioni allergiche fino all’exitus. Per alleviare l’infiammazione, soprattutto in caso di eczema, è possibile utilizzare anche altri farmaci topici che non sono corticosteroidi, come tacrolimus, sirolimus, pimecrolimus, crisaborolo e ruxolitinib. Il catrame è un sottoprodotto della lavorazione del carbone o del legno. Si distingue infatti in catrame minerale (dal carbone) o vegetale (dal legno). Le preparazioni a base di catrame, sono agenti antinfiammatori non steroidei. Rallentano la divisione delle cellule cutanee e sono utili per il trattamento di disturbi che causano una produzione eccessiva di pelle (squame) quali la psoriasi. Non devono essere usati su cute infetta. Proibiti per un certo numero di anni perché sospettati di essere cancerogeni, alle attuali dosi terapeutiche sono stati riammessi perché considerati sicuri.
Agenti antinfettivi. Virus, batteri, funghi e parassiti possono infettare la pelle. Se si verifica un’infezione della pelle, questa può essere trattata con farmaci topici o sistemici, a seconda della gravità e del tipo di infezione diagnosticata o sospettata. Gli agenti antinfettivi topici includono gli antibiotici, gli antimicotici e gli insetticidi. Gli antibiotici topici hanno indicazioni specifiche e sono: la bacitracina, la polimixina, la clindamicina, la neomicina, l’eritromicina, il metronidazolo, il sulfametazolo, la mupirocina. L’utilizzo ottimale di clindamicina ed eritromicina è il trattamento aggiuntivo per l’acne. Il metronidazolo topico e, occasionalmente, la sulfacetamide, la clindamicina o l’eritromicina topiche vengono utilizzati per la rosacea. La mupirocina viene utilizzata per trattare l’impetigine. Vanno tutti allestiti su prescrizione medica. Gli antimicotici topici (Amorlfina, Clotrimazolo, Econazolo, Violetto di genziana, Ketoconazolo, Miconazolo, Nistatina, Solfuro di selenio, Terbinafina, Tioconazolo) sono abbastanza efficaci per il trattamento di una vasta gamma di infezioni micotiche della pelle. Per il trattamento delle infezioni micotiche delle unghie si usano di preferenza amorolfina e tioconazolo associati ad antimicotici orali. Gli insetticidi (come la permetrina e il benzoato di benzile) vengono usati per trattare le infestazioni da pidocchi e la scabbia. Gli antisettici topici non antibiotici includono le soluzioni allo iodio (come lo iodopovidone e il cliochinolo), il violetto di genziana, i preparati a base di argento (come il nitrato d’argento e la sulfadiazina argentica), l’ipoclorito di sodio e lo zinco piritione. I preparati a base di argento (come la sulfadiazina argentica) sono spesso utilizzati per il trattamento delle ustioni e delle ulcere e possiedono forti proprietà antimicrobiche. Molte medicazioni per le ferite vengono infuse con l’argento. L’ipoclorito di sodio ha proprietà antisettiche e viene utilizzato in alcuni spray disinfettanti e detergenti per il corpo. Lo zinco piritione è anche un antimicotico e costituisce un ingrediente comune degli shampoo per il trattamento della forfora dovuta a dermatite seborroica e pitiriasi.
Cheratolitici. I cheratolitici sono agenti che ammorbidiscono e sciolgono le cellule cheratinizzate (corneociti) facilitando il processo di desquamazione e peeling (esfoliazione) dello strato superficiale della pelle. Alcuni esempi includono l’acido salicilico e l’urea. L’acido salicilico, in concentrazioni diverse, viene usato per trattare la psoriasi, la dermatite seborroica, la psoriasi, l’acne, le verruche. Gli effetti collaterali sono comuni e includono bruciore, irritazione e, se vengono coperte aree cutanee estese, reazioni in altre parti del corpo (reazioni sistemiche) causate dall’assorbimento dell’acido salicilico. L’acido salicilico non va usato nei bambini e neonati. L’urea può essere usata per idratare, calmare il prurito e ridurre la desquamazione. Viene comunemente usata per trattare l’accumulo eccessivo di pelle sulle piante dei piedi (cheratoderma plantare e calli), la cheratosi pilare (escrescenze secche sulle cosce e sul lato posteriore delle braccia nelle persone affette da allergie) e altre patologie che causano secchezza della cute, come l’ittiosi. Gli effetti collaterali sono l’irritazione e il bruciore. L’urea non deve essere applicata su zone di pelle estese.
MEDICAZIONI
Le medicazioni proteggono le ferite aperte, facilitano la guarigione, aumentano l’assorbimento dei farmaci e proteggono gli indumenti.
Esistono due tipi di medicazioni:
- Non occlusive (l’aria può raggiungere la ferita)
- Occlusive (le ferite vengono coperte e isolate dal contatto con l’aria)
Medicazioni non occlusive. Le medicazioni non occlusive più comuni sono quelle effettuate con garze. Queste permettono che la maggior quantità di aria possibile raggiunga la ferita mentre questa è coperta e consentono che si asciughi. Per facilitare la pulizia e la rimozione (sbrigliamento) del tessuto ispessito, coperto di croste o necrotico, vengono utilizzate medicazioni non occlusive (sbrigliamento meccanico) inumidite con una soluzione, solitamente salina. Le medicazioni vengono applicate umide e rimosse quando la soluzione è secca. I materiali secchi restano adesi alla medicazione.
Medicazioni occlusive. Le medicazioni occlusive aumentano l’assorbimento e l’efficacia (e gli effetti collaterali) dei farmaci topici. I tipi di materiali per le medicazioni occlusive più comuni sono le pellicole impermeabili trasparenti, come quelle in polietilene (pellicola ad uso domestico) o le medicazioni semipermeabili trasparenti e flessibili. La gelatina di ossido di zinco (bendaggio di Unna) è una medicazione occlusiva efficace per l’infiammazione della pelle e le ulcere delle gambe (che possono presentarsi in caso di dermatite da stasi. Le medicazioni idrocolloidali estraggono liquidi dalla pelle formando un gel e vengono utilizzate per accelerare la guarigione delle ulcere cutanee. Talvolta, per il trattamento della psoriasi grave, della dermatite atopica, delle lesioni cutanee del lupus eritematoso e della dermatite cronica delle mani, vengono applicate medicazioni occlusive sopra ai corticosteroidi. In questi casi occorre fare attenzione a non prolungare eccessivamente il tempo di occlusione (max 24 ore). Altre medicazioni occlusive sono usate per proteggere e facilitare la guarigione delle ustioni. Molte ferite aperte possono guarire più rapidamente e completamente se mantenute umide e coperte da una medicazione occlusiva. Queste medicazioni aiutano a mantenere un adeguato livello di umidità e forniscono una struttura sulla quale può ricrescere cute nuova. Per i cheloidi (tessuto cicatriziale) talvolta vengono utilizzate speciali medicazioni in silicone. Infine la medicazione occlusiva viene impiegata nell’applicazione di anestetici locali nei casi di piccola chirurgia.
Quello che segue è un elenco non esaustivo delle principali patologie dermatologiche con le loro caratteristiche e le principali terapie locali.
L’ELENCO E’ SOLO INDICATIVO E NON PUO’ ESSERE CONSIDERATO IN ALCUN MODO UN TRATTATO DI PATOLOGIA DERMATOLOGICA NE’ DEVE ESSERE IMPIEGATO PER FARE AUTODIAGNOSI.
| MALATTIA | DESCRZIONE | TERAPIA LOCALE |
| Acne | Colpisce l’80-85% degli adolescenti e la sua comparsa, in genere, coincide con la pubertà (13-15 anni). Questa malattia della pelle, tuttavia, può persistere fino ad accompagnare chi ne soffre oltre i 30-40 anni. | Antibiotici + antinfiammatori
galenici magistrali |
| Allergie alimentari | In Italia sono 2,1 milioni le persone che soffrono di allergie alimentari. Possono causare manifestazioni cutanee, tra cui lo sviluppo di eritemi, prurito cutaneo, orticaria e altri disturbi di base infiammatoria come la psoriasi. Per questo motivo, molto spesso vengono portate all’attenzione di un dermatologo. | Antistaminici + antinfiammatori + anestetici locali |
| Alopecia areata
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L’alopecia areata, è la progressiva perdita dei capelli “a chiazze” | Minoxidil lozione da solo o in associazione che ormoni e fattori di crescita. In alcuni casi si eseguono trattamenti specifici con SADBE (Squaric Acid DiButil Estere) |
| Candidosi | La Candidosi cutanea è un’infezione fungina causata dal lievito Candida albicans, che prolifera in ambienti umidi e caldi, come pieghe cutanee, aree genitali o sotto il seno. Questo tipo di infezione è particolarmente comune nelle persone che indossano abiti aderenti o sintetici, in individui obesi o in chi soffre di diabete. La candidosi può essere una condizione ricorrente, specialmente in persone che utilizzano antibiotici o corticosteroidi per lunghi periodi di tempo, che possono alterare l’equilibrio della flora batterica naturale. | Lozioni, creme, creme fluide della medicina galenica tradizionale e/o di più recente acquisizione |
| Cellulite infettiva | La cellulite infettiva, che non deve essere confusa con la comune condizione estetica, è una grave infezione batterica che colpisce gli strati più profondi della pelle e i tessuti sottocutanei. Spesso causata da streptococchi o stafilococchi, si manifesta con un’area di pelle arrossata, calda e dolorosa al tatto. La cellulite può diffondersi rapidamente, e nei casi più gravi può portare a complicazioni sistemiche. Questa condizione tende a ripresentarsi in individui con un sistema immunitario compromesso, come i diabetici o coloro che soffrono di malattie vascolari periferiche. | |
| Cheratosi | La cheratosi attinica, chiazzetta ruvida e squamosa che si forma sulla pelle danneggiata da esposizione cronica ai raggi ultravioletti, spesso asintomatica che può trasformarsi se non trattata in un carcinoma spino cellulare, tumore maligno, che può essere pericoloso per la vita. | Soluzioni e creme galeniche esfolianti con acido salicilico, o altri cheratolitici. In alcuni casi associate con 5-fluorouracile e/o tretinoina |
| Dermatite atopica | La dermatite atopica è una patologia infiammatoria cronica della pelle che nel mondo colpisce il 10% degli adulti e il 25% dei bambini, causando un forte impatto sulla qualità di vita delle persone. Non sono ancora del tutto note le cause scatenanti, tuttavia si ritiene siano coinvolti fattori genetici e ambientali. La familiarità sembra giocare un ruolo chiave: almeno il 40% dei pazienti ha una storia familiare di malattia. | Creme galeniche emollienti e idratanti con acido jaluronico, bisabololo, allantoina anche con piccole quantità di cortisonici |
| Dermatite seborroica | Anche se non è un’infezione vera e propria, la dermatite seborroica è spesso associata a un’eccessiva crescita del fungo Malassezia sulla pelle. Questa condizione provoca arrossamento, desquamazione e prurito, specialmente sul cuoio capelluto, sul viso e altre aree ricche di ghiandole sebacee. La dermatite seborroica può essere una condizione cronica e ricorrente, che si manifesta periodicamente, spesso aggravata da stress o cambiamenti climatici. | Antimicotici galenici con ketoconazolo, fluconazolo, miconazolo, solfuro di selenio con o senza corticosteroidi, catrame minerale e vegetale, zinco piritione |
| Ectima | L’ectima è un’infezione simile all’impetigine, ma che penetra più profondamente nella pelle. Spesso chiamata anche “impetigine profonda”, si distingue per la formazione di ulcere dolorose con croste spesse che lasciano cicatrici. È più comune nelle persone con un sistema immunitario indebolito. | Corticosteroidi galenci a basso dosaggio, con gentamicina |
| Eczema | L’eczema è un’espressione patologica dell’epidermide dovuta a molteplici cause la cui individuazione determina la remissione della patologia piuttosto che la sua cronicizzazione. Si manifesta con un arrossamento pruriginoso e o dolente affatto aspecifico e quindi di difficile inquadramento. | Corticosteroidi galenci a basso dosaggio, con o senza gentamicina |
| Erisipela | E’ un’infezione batterica acuta che colpisce gli strati superiori della pelle. Provoca un’area di arrossamento che si diffonde rapidamente e può essere accompagnata da febbre e altri sintomi sistemici. | Corticosteroidi galenci a basso dosaggio, con gentamicina |
| Favo | Il favo è una raccolta di foruncoli che si uniscono per formare un’infezione più grande e più dolorosa. Colpisce solitamente gli strati più profondi della pelle e richiede un trattamento aggressivo per evitare complicazioni. | Unguenti antibiotici semplici o associati |
| Follicolite | E’ un’infezione ricorrente dei follicoli piliferi, spesso causata dallo Staphylococcus aureus o da funghi come la Malassezia. Si manifesta con piccoli brufoli rossi o pustole che circondano i follicoli piliferi, e può comparire in qualsiasi parte del corpo dove sono presenti peli, sebbene sia più comune su viso, cuoio capelluto, schiena e glutei. La follicolite può essere causata da una scarsa igiene, dall’uso di abbigliamento stretto o da procedure di depilazione. Se non trattata, può evolvere in foruncoli o cisti e tende a recidivare soprattutto nelle persone che hanno una pelle naturalmente oleosa. | Corticosteroidi galenci a basso dosaggio, con o senza gentamicina |
| Foruncoli e ascessi | I foruncoli sono un’infezione ricorrente causata da batteri, tipicamente lo Staphylococcus aureus, che colpiscono il follicolo pilifero e i tessuti circostanti. Sono caratterizzati da noduli dolorosi pieni di pus che si sviluppano sotto la pelle. Se più foruncoli si uniscono, possono formare un ascesso o un favo, una condizione più grave e dolorosa. I foruncoli tendono a ripresentarsi in individui con sistemi immunitari compromessi o in coloro che hanno problemi di salute come il diabete. L’uso prolungato di antibiotici o la cattiva igiene personale possono anche favorire la recidiva. | Corticosteroidi galenci a basso dosaggio, con o senza gentamicina. Lozioni astringenti. Peeling chimici personalizzati |
| Foruncolosi | Patologia che indica la presenza ricorrente o multipla di foruncoli, infezioni purulente dei follicoli piliferi causate da batteri. Questi ascessi si sviluppano quando l’infezione colpisce i tessuti circostanti il follicolo, e può essere una condizione cronica per alcuni individui. | Corticosteroidi galenci a basso dosaggio, con o senza gentamicina. Lozioni astringenti. Peeling chimici personalizzati |
| Herpes simplex | E’ causata dal virus Herpes simplex di tipo 1 (HSV-1), che provoca la comparsa di vescicole dolorose, generalmente intorno alla bocca, note come “herpes labiale” o “febbre delle labbra”. Questo virus rimane latente nei nervi e può riattivarsi in momenti di stress, malattia o esposizione a determinati fattori scatenanti, come la luce solare. Una volta contratta, l’infezione da HSV-1 tende a recidivare con una certa frequenza, in quanto il virus rimane presente nell’organismo per tutta la vita. | Aciclovir da solo o in associazione con corticosteroidi |
| Herpes zooster | Conosciuto anche come Fuoco di sant’Antonio, è un’infezione virale (herpes-virus) che si manifesta con la comparsi di macchie rosse che evolvono in vescicole anche molto dolorose e papule squamose. E’ facile riconoscere l’andamento delle vescicole lungo il decorso di un nervo. Le il distacco delle papule coincide con la remissione della malattia | Aciclovir da solo o in associazione con corticosteroidi e/o antibiotici. Eventualmente anche anestetici locali |
| Impetigine | E’ una delle infezioni cutanee batteriche più comuni e ricorrenti, specialmente nei bambini. È causata da batteri come lo Staphylococcus aureus o lo Streptococcus pyogenes e si manifesta generalmente con la comparsa di vesciche o pustole, che si rompono lasciando croste dorate. Questa infezione è altamente contagiosa e si diffonde facilmente attraverso il contatto diretto o indiretto con oggetti infetti. L’impetigine tende a ricorrere nei mesi caldi o in condizioni di scarsa igiene, ma può colpire anche persone con una pelle già danneggiata da altre condizioni, come dermatiti. Nella maggior parte dei casi, l’impetigine si presenta come super-infezione in zone interessate da precedenti dermatosi infiammatorie, traumi, ferite penetranti e sfregamenti. L’instaurarsi dell’infezione può essere agevolato dalla ridotta funzione di barriera della pelle, che la rende più vulnerabile alle aggressioni esterne. | Mupirucina con o senza corticosteroidi galenci a basso dosaggio.
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| Infezioni batteriche | Sono causate principalmente da batteri come lo Staphylococcus aureus o lo Streptococcus pyogenes. Le infezioni batteriche più comuni includono l’impetigine, la cellulite e gli ascessi cutanei. La cellulite è un’infezione più profonda della pelle e dei tessuti molli sottostanti, che provoca arrossamento, gonfiore e dolore. Gli ascessi, invece, sono raccolte di pus causate da un’infezione localizzata. | Le infezioni batteriche sono generalmente trattate con antibiotici, che possono essere somministrati per via topica o sistemica, a seconda della gravità.
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| Infezioni fungine | Queste infezioni sono spesso causate da funghi come la Candida o il Trichophyton. Le infezioni fungine più comuni includono il piede d’atleta, la tinea cruris (fungo dell’inguine) e le infezioni da candida. Queste infezioni si manifestano tipicamente come aree di pelle arrossata, pruriginosa e desquamata. | Le infezioni fungine vengono trattate con farmaci antifungini, che possono anch’essi essere topici o sistemici.
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| Infezioni virali | Possono essere causate da vari tipi di virus, come il virus dell’herpes simplex o il papillomavirus umano (HPV). L’herpes si manifesta comunemente come vesciche dolorose intorno alla bocca o ai genitali. Le verruche, causate dall’HPV, possono svilupparsi su diverse parti del corpo, in particolare mani e piedi. | Le infezioni virali sono solitamente gestite con farmaci antivirali, anche se molte di queste infezioni tendono a risolversi spontaneamente.
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| Intetrigine | E’ un’infezione cutanea che si sviluppa nelle pieghe della pelle, dove l’umidità e il calore creano un ambiente favorevole per la proliferazione di batteri o funghi. Si manifesta spesso con arrossamento, prurito e desquamazione. | La terapia prevede polveri aspersorie medicate e creme evanescenti a base di antibiotici ed antinfiammatori |
| Melanoma | Il melanoma è il terzo tumore più frequente in entrambi i sessi sotto i 50 anni con circa 15.000 nuove diagnosi ogni anno di cui il 54% negli uomini ed il 46% nelle donne
Il cancro alla pelle è certamente una di quelle patologie che può essere contrastata tramite i controlli di prevenzione come la mappatura dei nei. Stress ed inquinamento sembra abbiano un ruolo scatenante sui fattori genetici alla base della formazione dei tumori epidermici. |
Viene trattato chirurgicamente, ma la terapia di supporto è fatta con unguenti a base di fluorouracile |
| Micosi | Le micosi sono infezioni fungine che si manifestano con semplice arrossamento cutaneo a chiazze spesso con bordi in rilievo. Questo può, tuttavia evolvere in vere e proprie lesioni dolorose, secernenti con macerazione maleodorante dell’epidermide. Possono essere prevenute con alcune attenzioni come asciugarsi sempre bene dopo il lavaggio, evitare di camminare scalzi intorno a piscine o docce pubbliche. | Le infezioni fungine vengono trattate con farmaci antifungini, che possono anch’essi essere topici o sistemici. I più diffusi sono il miconazolo, il ketoconazolo ed il fluconazolo.
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| Onicomicosi | Conosciuta anche come “micosi delle unghie”, è un’infezione fungina che colpisce le unghie delle mani o dei piedi. Le unghie infette possono diventare spesse, scolorite e fragili, richiedendo un trattamento prolungato. | Trattamento dell’unghia con preparati speciali che si applicano come uno smalto e permettono ai principi attivi di penetrare attraverso l’unghia. |
| Orticaria | È una reazione allergica che si esprime sulla pelle con una sensazione di prurito o dolore. Può essere acuta o cronica. Spesso è il sintomo primario di molte malattie esantematiche.
L’orticaria si configura come una tra le più frequenti e comuni forme di malattie dermatologiche: si stima che il 20% della popolazione manifesterà almeno un episodio di orticaria nel corso della propria vita. |
Antistaminici, emollienti e nei casi più gravi anestetici locali |
| Pannicolite | Si tratta di un’infiammazione del tessuto adiposo sottocutaneo che può essere causata da infezioni batteriche o fungine. La pannicolite provoca noduli dolorosi sotto la pelle, e può essere associata a febbre o altri sintomi sistemici. | Trattamento sistemico coadiuvato da opportuno trattamento locale |
| Paronichia | Conosciuta anche come “giradito” la paronichia è un’infezione batterica o fungina che colpisce la pelle attorno all’unghia. Può essere acuta o cronica e provoca gonfiore, arrossamento e dolore nella zona colpita. | Unguenti e creme antibiotiche |
| Piodermite | È un termine generico che si riferisce a qualsiasi infezione batterica della pelle. Deriva dal greco “pyo” (pus) e “derma” (pelle), e si utilizza per descrivere infezioni purulente della cute, spesso causate da batteri come lo Staphylococcus aureus o lo Streptococcus pyogenes. Le piodermiti comprendono infezioni come l’impetigine e i foruncoli. | |
| Pitiriasi versicolo | Detta anche “tinea versicolor”, è un’infezione fungina che causa macchie di colore più chiaro o più scuro sulla pelle, solitamente sul tronco. Il fungo responsabile è un lievito della specie Malassezia, che prolifera in condizioni di umidità e calore. | Shampoo e lozioni medicate con antimicotici ed esfolianti |
| Psoriasi | Malattia autoimmune caratterizzata da desquamazioni localizzate con bordi arrossati ed escare non secernenti | Trattamento locale palliativo con antinfiammatori e cheratolitici |
| Rosacea | La rosacea, malattia infiammatoria cronica, viene spesso sminuita e confusa inizialmente come couperose nei primi stadi e viene vista dal dermatologo solo negli stadi più conclamati, quando compaiono brufoli e pustole, che possono dare un notevole disagio emotivo e sociale al paziente. | Si cura con antisettici e antinfiammatori locali a cui possono essere associati corticosteroidi e antibiotici |
| Scabbia | La Scabbia è un’infezione cutanea causata dall’acaro Sarcoptes scabiei, che scava tunnel sotto la pelle e provoca prurito intenso e lesioni cutanee. È altamente contagiosa e si diffonde facilmente attraverso il contatto fisico prolungato o il contatto con indumenti infetti. La scabbia è una condizione ricorrente, specialmente in comunità chiuse come case di riposo o asili, dove il contagio è difficile da contenere. La causa principale è la mancanza di igiene | Preparati quasi esclusivamente galenici a base di benzoato di benzile e piretrine (permetrina) |
| Scottature | Sono lesioni traumatiche dell’epidermide causate da un violento aumento della temperatura cutanea (fuoco, materiali incandescenti). Non sono da sottovalutare quelle derivanti dall’esposizione al sole (specie nei bambini) che, a lungo andare, può procurare precoce invecchiamento cutaneo e lesioni cicatriziali permanenti foriere di trasformarsi in tumori (epiteliomi) | Corticosteroidi |
| Tigna
Piede d’atleta |
La Tigna o Tinea è un’infezione fungina comune che colpisce vari strati della pelle, i capelli e le unghie. La forma più ricorrente è la tinea pedis, comunemente nota come “piede d’atleta”, che si manifesta tra le dita dei piedi. Altre forme comuni includono la tinea corporis (sul corpo), la tinea cruris (nell’area inguinale) e la tinea capitis (sul cuoio capelluto). Questa infezione tende a ripresentarsi soprattutto in ambienti caldi e umidi, come palestre o piscine, e può essere difficile da eliminare completamente senza un trattamento adeguato. | Preparati galenici con antimicotici in polvere o crema evanescente |
| Verruche | Le verruche sono causate da un virus chiamato papilloma. Una volta trasmesso, la pelle lo mantiene in uno stato dormiente (il virus rimane confinato nella pelle e non nel sangue). Se trova le giuste condizioni per manifestarsi, come il clima caldo e umido, il virus sopravvive in forma attiva. Il picco massimo di incidenza è dai 12 ai 16 anni e, a grande maggioranza, la localizzazione delle verruche è sulle mani e sulla pianta dei piedi. | Trattamento con acido salicilico al 30% e/o asportazione chirurgica |
| Vitiligine | Malattia della pelle che ha risvolti anche sul piano psicologico, sociale ed economico, dovuta ad una irregolare diffusione di melanina con conseguente chiazzatura anche estesa dell’epidermide | Derivati dello psoralene |